La bimba pazza fa sogni strani – G. Andreucci

La bimba pazza fa sogni strani, sogna di volare, lei.. Si, ma questo lo fanno tutti i bambini. Lo fanno anche i grandi, loro sognano di volare liberi in spazi aperti e chissà se quando lo raccontano non parlano più che altro di sogni ad occhi aperti.

La bimba pazza, lei no, lei di solito vola in casa, alza poco i talloni, la bimba pazza, e leggera, come se fosse la cosa più naturale del mondo vola sul soffitto. Usa questo metodo anche per spostarsi da una parte all’altra del corridoio, così, una normalissima alternativa al solito camminare, magari per un tragitto cosi breve..
Quando invece si mette a volare per gioco, la bimba pazza, sa benissimo che li è una cosa diversa.. si, perché puoi andare da una parte all’altra, cambiare direzione, volare più o meno in alto, però bisogna essere prudenti, e lei lo sa, perché se volando ci si sdraia ad esempio a pancia in su, si rischia di sbilanciarsi e cadere indietro con la testa, che è la parte del corpo più pesante a quanto pare e… svegliarsi?
Forse si, sicuramente, si perde l’equilibrio, e ti ritrovi a fare capriole all’indietro non troppo piacevoli. Lei lo sa bene, ma non ha ancora perfezionato questa tecnica, imparato a gestire lo sbilanciamento al contrario, e per ora, quando gioca sul soffitto, si sdraia sempre con prudenza a pancia in su.
Anche da grande, fra qualche anno, prenderà l’abitudine di dormire sempre a pancia in giù, perchè  non è piacevole svegliarsi perchè si stà perdendo l’equilibrio, con la testa sul cuscino e il resto del corpo leggero nell’aria, no, questo fa paura, e lei da grande ne avrà paura.
I grandi sono dei fifoni. Chiedi ad un grande di salire su una stessa giostra che amava da bambino: avrà fifa e senso di vomito e lo farà solo se costretto da un ragazzino piagnone che non vorrà andarci da solo.

Comunque, la bimba pazza, ha questa brutto vizio di prendere per reali tutti i suoi sogni, e passa le giornate ad esempio, ad alzare i talloni, anche, mentre gioca col suo fratellino, facendo finta di niente, per vedere se stavolta le riesce.
Perché si, non è che non lo sappia, sa benissimo lei che quelli sono solo sogni, in genere. Ma quella volta no. Lei è sicura, sicurissima, che quella volta ha realmente volato in casa. “Forse, non ricordo bene come si fa” pensa la bimba pazza..: “..eppure una volta ci riuscivo…”
Pensa a quella volta, sempre nel corridoio di casa, in cui era riuscita a far sollevare anche suo fratello, che come al solito era rimasto giù, a giocare con le macchinine, credendo semplicemente che lei riusciva solo perché era più grande.. ma quella volta no, si erano divertiti insieme, nel corridoio di casa.
Cosi la bimba pazza prova e riprova, lo ha già fatto altre volte, ed è sicura che ce la farà.

Come è sicura, la bimba pazza, che in quel lungo balcone, che và dalla cucina alla camera da letto, c’è un tratto di ringhiera che si apre come un cancello, se sollevi il gancio, e dal piccolo tratto di ringhiera scende giù una scala che arriva sotto, in giardino. E passa molto tempo, la bimba pazza, a fare avanti e indietro sul balcone di casa, a cercare quel punto segreto che..
Si, lei è sicura che c’è, e la prossima volta, nel sogno, dovrà ricordarsi di vedere bene dove lo hanno messo! Perché di giorno davvero, non riesce mai a trovarlo..!
Forse, lo sanno anche mamma e papà, ma non lo dicono perché può essere pericoloso, ma lei ora lo sa, e scoprirà dov’è.. datele solo un po’ di tempo..

La bimba pazza sogna di andare da un posto all’altro in breve tempo ma stavolta no, non vola. Lei cammina, e cammina lungo prati e campi di grano alla fine dei quali scopre posti che si credevano lontanissimi. Eppure i grandi, loro sembra che non conoscano certe scorciatoie.
Il papà ad esempio, dice che non è facile andare in Sicilia, dal Lazio alla Sicilia ci sono molti chilometri, eppure lei c’è stata, credo che sia passata anche a vedere come stavano gli zii della casa in campagna, giù, appena finito il campo di grano..
Ed è cosi pazza questa bambina, nel suo mondo fantastico, che quando vede una distesa di verde con l’erba alta o appunto, un campo di grano, sente l’impulso forte di volerlo attraversare quel campo, per vedere dove porta, scoprire, quale luogo lontano c’è dietro.

E ancora la bimba pazza, sempre convinta della realtà dei suoi sogni, sogna cancelli di ferro come quelli dei castelli. La cosa che le sembra più strana è che intorno, sembra non ci sia mai niente. C’è il cancello di ferro, come quello dei castelli, due colonne di marmo ai lati, e sotto, davanti al cancello, vasche o tombini pieni zeppi di cubetti di ghiaccio.
E sai di giorno casa fa? La bimba pazza? Quando è in macchina con il suo papà, non può non incollarsi al finestrino, guardare i paesaggi in cerca di.. ma dove vive lei sembra non esistano quei cancelli.. ce ne sono alcuni che gli somigliano, e quanto vorrebbe potersi avvicinare, più che altro, per vedere bene da vicino se ci sono o no i cubetti di ghiaccio, elemento fondamentale, sembrerebbe.

Pazza, bimba, come puoi credere che tutto questo sia reale?
Ma sogna ora, si,
sarà brutto tra qualche anno sognare quel nuvolone nero, correre alle finestre per controllare che siano ben chiuse, che non ci siano spiragli, pensare “eccola di nuovo”, sapere che appena si avvicinerà, la nube tossica, potrà far molto male a chiunque ne respiri anche solo una piccola parte. La sognerai molte volte, sempre con la stessa modalità, penserai nel sogno “eccola di nuovo” e dopo aver chiuso tutto molto bene ti precipiterai alla finestra ad osservare la gente che nel panico correrà a rinchiudersi nelle case.
Solo dopo molti anni scoprirai che quella tua modalità di serrare tutto per non respirare la nube, è una tecnica preventiva che si utilizza nelle zone abitate accanto alle centrali nucleari, se succede qualcosa, viene dato l’allarme, e gli abitanti della zona dovranno fare esattamente gli stessi gesti preventivi che tu hai fatto nei tuoi sogni, per anni..
E una notte, vedendo in tivvù delle immagini dell’esplosione di Hiroshima avrai lunghi brividi…
Si, perché non avrai mai visto niente di tanto nero e tanto fitto, tranne, che nel tuo sogno..

Ma perché dirti queste cose ora? Sogna ancora bimba, sogna più che puoi, quelle case grandi, quei prati immensi, quel volare leggera, scale che scendono dai balconi, città lontane..

Ricordi la Francia? E la Cina?
Quando sei stata in Francia, quella sera, tenevi le mani a mamma e papà, era notte fonda ma la strada era illuminata da lampioni fatti di palle di vetro e luci molto gialle. Avete camminato a lungo per quella strada scura e illuminatissima, sempre tenendo la mano a.. ma forse era solo uno dei due a tenerti la mano, tu ricordi chi era..? Alla fine siete entrati in un portone, un vecchio portone di legno, sulla sinistra e..
Ma loro non lo ricordano, continuano a sostenere di non essere mai stati in Francia. Certo, come fanno a fare un viaggio del genere e non ricordarselo? Strani questi grandi eh? Con la testa fra le nuvole..
Chissà se almeno, ricordano i loro sogni..

Giuliana Andreucci

Micky

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